La serata di inaugurazione della mostra di Antonella Argiroffo

Sembrava lontanissima la serata dell’inaugurazione quando Antonella Argiroffo, biologa di mestiere, ricamatrice per passione, ci ha presentato le sue opere per poter organizzare una mostra. Un po’ timidamente in realtà, perché le sue opere non erano quadri, non erano fotografie, non erano sculture. Anche per questo ci ha incuriosito.
Antonella dipinge con ago e fili di tutti i colori e di tutti i materiali e monta le sue opere ricamate su cartoncini, cuscini, tele, runner.
Venite a scoprire la sua passione, la solarità e l’entusiasmo che si percepiscono attraverso le sue trame in Art Studio Café fino al 18 novembre.

Intanto leggete il “racconto” della serata, fatto dalla nostra animatrice culturale e curatrice della mostra Nicoletta Fattorosi Barnaba:

La mostra di Antonella Argiroffo ci ha portato in mezzo alla luce e ai colori, colori che scaturiscono dalla sua anima e che ci hanno dato sensazioni diverse e fantastiche. Nelle sue opere, create con attenzione e pazienza, c’è un percorso di vita e di cultura che Antonella è riuscita a sintetizzare con armonia, intelligenza ed estro. Dal desiderio di “passare il tempo”, ha continuato a cercare qualcosa di più e dalle riviste specializzate, un giorno, è arrivata a vedere i disegni delle tessiture della Bauhaus, da quel momento l’Argiroffo è divenuta artista.
Ogni “quadro”, perché di questo si tratta, fatto a piccolo punto ci offre sensazioni diverse; ci è subito venuto in mente quanto afferma Goethe, nel suo libro “Teoria dei colori”, quando ritiene che i colori siano qualche cosa di vivo, di umano, che abbiano origine indubbiamente nelle varie manifestazioni naturali, ma trovino la loro composizione e il loro perfezionamento nell’occhio, nel meccanismo della visione e nella spiritualità dell’animo dell’osservatore. I colori non possono essere spiegati con una teoria solo meccanicistica ma devono trovare spiegazione anche nella poetica, nell’estetica, nella psicologia, nella fisiologia e ne simbolismo. Così noi ci siamo trovati a godere di sensazione varie, che ci hanno anche riportato a temi di pittura etnica, a colori visti e apprezzati in Mondrian e Kandinsky.
In Artstudio c’è stata attenzione e partecipazione, in più, dalle pareti occhieggiavano queste opere ricche di vita e vitalità che hanno contagiato i presenti, dando alla serata un clima di allegria, ancor prima del brindisi finale.

E da Nicoletta e tutti noi di Art Studio Café… Brava Antonella!

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